SCONSERVATORIO

In Europa, e in Italia soprattutto, si tende ad approcciare ogni disciplina in maniera innanzitutto teorica: il discorso sul “da farsi” precede sempre il “fare”, a volte sovrastandolo. Siamo perciò eccezionali nel parlare delle cose e, d’altra parte, spesso incapaci o poco spontanei nel concretizzarle.

Anche nell’ambito musicale va spesso così. La tradizionale didattica impone l’obbligo di un importante momento di dissertazione teorica, solo concluso il quale si può arrivare a toccare lo strumento. Da qui deriva una frequentissima “paura di suonare” che impedisce il fluire naturale di ogni musicalità, addirittura trasformandosi, in alcuni casi, in un vero e proprio blocco psicologico che isola lo strumentista nelle strette mura della propria stanza.

Sconservatorio nasce nel 2023 da una riflessione intorno a questo problema. Attraverso singoli incontri tematici e veri e propri percorsi formativi, l’associazione si rivolge a ogni strumentista e a ogni strumento, nel tentativo di proporre un nuovo approccio didattico-musicale, più spontaneo e naturale.

Non siamo per l’abolizione della teoria, ma per una sua armonizzazione con l’atto vero e proprio del suonare. La relazione dev’essere paritaria. 
Sconservatorio è il tentativo di raggiungere questo equilibrio.